Same Fucking Day Testo

Testo Same Fucking Day

nino

Mannaggia la miseria, sta sveglia del cazzo.
giuro che sta sveglia prima o poi la scasso,/
ho letto che col tempo turba il cuore e può portare il collasso./
passo 5 minuti o più,/
sotto ste coperte, fuori è freddo ci si sente dentro ad un igloo./
altro giorno, altra guerra./
scendo da sto letto e metto prima il piede destro a terra./
poi il sinistro e così via,/
sguardo nello specchio fisso,chi è sto tizio che mi spia?/
rischio l'emorragia con sta lametta,/
il bastardo del mio capo già mi aspetta./
io sono già in ritardo, mando giù un cornetto in fretta./
quasi mi strozzo,/ (stronzo)
e poi giù per queste scale, uguale al mattino scorso./
l'ascensore non lo prendo, non mi fido./
appena uscito sotto shock, una coltre di cenere e smog./
licenza di uccidere come james bond./
c'è poco da ridere, guido tra un'auto e un tir, tirando al limite/ oh noooo!!!
cazzo ce l'ho fatta, credo d'essere vivo,/
meglio schiantato in auto o morto in metro con il gas nervino?/
a dire il vero nessuna delle due idee mi esalta./
fatto sta che anche stamattina ce l'ho fatta./



rit.
dove vivo/
bisogna credere in cristo, qui per ogni imprevisto rompo un piede sinistro./

è sempre un rischio./

ti capita mai di essere real tv live per ogni cosa che fai?/

ma sopravvivo /

i'm still here and no matter what's happening./

se mi ferisco. /

per ogni cosa che va l'altra funziona ma meno della metà./



gheesa

sono le due ed esco da qua,/
fresco come una rosa e lo stress che in facoltà /
si somma a quello in città,/
per ogni cosa che va l'altra funziona ma meno della metà./
io torno a casa totalmente distrutto,/
distratto, di striscio, e poi così ci lascio un braccio./
e sulla porta lo straccio,/
e la mia maglia che ha il laccio /
che mi tiene attaccato al minchia di catenaccio./
già con rosee prospettive scendo giù in cantina./
premo l'interruttore, scoppia la lampadina!/
farò a meno della bottiglia su in cucina /
e malgrado manchi lei qua serve una scopatina./
taglio al dito e salgo su a metter l'acqua./
metti che è in corto, pure il micro è saltato, le onde sono in risacca./
mi secca, adesso devo darci un taglio./
e il coltello che apre la ferita tipo ventaglio.../

rit.

br1

è notte fonda e sono sveglio./
speriamo domani che vada meglio./
la situazione è calma come è calmo adesso il mio cervello./
tragica fatalità o imprevisto?/
la rabbia che mi assale, cado dalle scale e mi rompo il piede sinistro./
e chiamarla sfortuna mi sembra poco/
se mezz'ora dopo crolla il lampadario sopra il mio ginocchio./
e non mi posso alzare in piedi, ci credi?/
a carponi per scale come un bimbo di tre mesi./
il destino sembra accanirsi,/
va via la luce, non si vede un cazzo, penso basti non innervosirsi./
vado al telefono, chiamo i soccorsi./
mezz'ora d'agonia, il dolore che mi prende a morsi./
la sfiga è cieca, basterebbe solamente opporsi per evitare di esserne seguiti,/
oppure di essere rincorsi./
se la vita è un rischio prendila con più malizia,/
dico ce l'ho fatta come nino con i greeza./

ritx2