Johnny Lo Zingaro Testo

Testo Johnny Lo Zingaro

(testo di M. Bubola e M. Severini, musica di S. Severini)

«Johnny lo zingaro» scarpe di serpente
con quel suo sguardo lontano.
«Virna la bruna» cuore di vetro
sette anelli d'oro scuro per mano.

Li hanno visti danzare alla luna
verso l'alba in quel vecchio Luna Park
là dove il vento piega le spade
dove i cani disegnano le strade.

Venderà cara la pelle, Johnny non si arrenderà
senza tetto, né legge, né stelle
né uomo, né donna, né terra lo catturerà.

Strade di fango, gomme di fuoco
urlano le sirene
presero Johnny e Virna la bruna
c'è chi li vide in catene.

Tutta la notte dentro in questura
con la mascella spezzata
e poi il mattino dritto in pretura
vent'anni come una pisciata.

Venderà cara la pelle, Johnny non si arrenderà
senza tetto, né legge, né stelle
né uomo, né donna, né terra lo catturerà.
Io sono un ladro e ho imparato a rubare
come ho imparato a suonare,
io sono un ladro e ho imparato a rubare
come mio nonno e mio padre.

Io sono un ladro e non un assassino
e dell'inferno ho paura
non è la legge dei gaggi e dei «giusti»
che chiuderà l'avventura.

Venderà cara la pelle, Johnny non si arrenderà
senza tetto, né legge, né stelle
né uomo, né donna, né terra lo catturerà