La Questione Testo

Testo La Questione

Credo sia questione di due ore
mi dirai che devi andare
da una zia che è stata male
Trovo che la scusa più banale
per cercare di scappare
sia la storia del malore:
era sulle scale ed il dottore
sta tardando ad arrivare
non vorrai farla soffrire
Un po’ come facevo io sorpreso
a scuola senza aver studiato
non so quanti nonni ho avuto
e di volta in volta ucciso
Credo passerà anche un’altra ora
mi dirai non puoi capire sempre appesa a una parola [che dire?]
con un’altra balla da inventare
che a lavoro il tempo è oro
e non puoi più rimandare
Sembra una questione esistenziale
d’incolumità mondiale
ma è l’urgenza di fuggire
Un po’ come dicevo io a mia madre
per non farla stare in pena
che giocavo per le strade
ma ero a Roma con Scarena

So che per star bene
ho bisogno di star male
che una notte da dormire
io la uso per sognare
e non dire più parole
che sei brava a recitare
ma il sipario può salire
la tua scena è quest’amore

Credo sia questione di empatia
o colpa dell’astrologia
ma resta il fatto che sei mia
Trovo sia la cosa più banale da dire
per non farti andare
o sarà solo follia la mia?
Sento un soffio al cuore che fa male
come un colpo di pugnale
che fatica a respirare!
Un po’ come guardare fisso il vuoto
e immaginare che ti sposo
non so quanti sogni ho avuto
e di notte in notte ucciso

So che per star bene
ho bisogno di star male
che una notte da dormire
io la uso per sognare
e non dire più parole
che sei brava a recitare
ma il sipario può salire
la tua scena è quest’amore
So che per star bene
ho bisogno di star male
e di un mare di rumore
per tacere ed ascoltare
e tu inventa altre parole
chè sei brava a recitare
ma il sipario può salire
la tua scena è quest’amore



So che per star bene
ho bisogno di star male
e di un mare di rumore
per tacere ed ascoltare
e non dire più parole
chè sei brava a recitare
ma il sipario può salire
la tua scena è quest’amore

Credo sia questione di secondi
siamo stanchi e moribondi
ma contenti.