Città Di Vetro Testo

Informazioni su Città Di Vetro Città Di Vetro è una canzone dei Cor Veleno.
È la nona traccia dell'album Lo Spirito Che Suona.
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Testo Città Di Vetro

Era una questione di pronuncia,
col bum-chap ehi, ciro
o mi metti quel bavaglio e lasci stare
perché cazzo, non ho tempo da sprecare
te lo dico papale, papale
in questo gioco ambiguo
tutto quello che mi pare di guardare :
quello lì non ha finito di studiare
perché il prof di diritto
si prendeva anche il diritto di infamare
ehi, ‘juanito’ non c’è niente di casuale
non è colpa tua se queste stanno bene
nel sesso occasionale pur di non parlare
trame occulte, gli do cazzi da spellare
tante multe quanto i pranzi da pagarsi la municipale
qua se c’è un motivo di vantarsi io non saprei quale
tra chi si mette e chi si leva lo Stivale
a discrezione personale
con bandiere colorate a sventolare e
pacifisti con licenza di sparare
e il segreto del decreto militare
è che c’è scritto chiaro e tondo
che ti possono ammazzare
senza replicare

Tempo perso a dipingere città di vetro
è più facile fingere o portare il peso ?
è difficile, si
io non mi sono arreso :
pelle anti-proiettile, rimango illeso
l’alfabeto nei rebus
la città di vetro
è più facile fingere o portare il peso ?
è difficile, si
io non mi sono arreso :
tempo perso a dipingere città di vetro
uh, città di vetro
uh, città di vetro
uh, città di vetro
uh, città di vetro

Sangue chiama sangue per la dieta del killer
chiuso dalla fame e mica facile uscirne !
peggio di così ma è solo essersi arresi
la violenza dei ciechi ma non sono chi credi
quando passo un’altra notte insonne alla città di vetro
è da sabato che sparano e si sente l’eco
festa grande, sulle spalle tutte le ‘guitarre’
perchè sono troppi i cazzi come Lona Staller
mentre cantano canzoni a tema sul digiuno
filastrocche sulla morte al muro del raduno
è qualcosa che mi spinge da lontano
e se ti chiamo riconosco la mia faccia Calibano
mano nella mano con l’amore in bikini
la messa nella tempesta alla finestra i cecchini
è una città di vetro e porto tutto il peso
mamacita cambia vita e manda agli altri un ‘beso’, bless

Tempo perso a dipingere città di vetro
è più facile fingere o portare il peso ?
è difficile, si
io non mi sono arreso :
pelle anti-proiettile, rimango illeso
l’alfabeto nei rebus
la città di vetro
è più facile fingere o portare il peso ?
è difficile, si
io non mi sono arreso :
tempo perso a dipingere città di vetro
uh, città di vetro
uh, città di vetro
uh, città di vetro
uh, città di vetro

Cazzo ne sanno loro quanto c’è sotto un iceberg ?
quanto puoi starci male e buono a dirti ogni giorno “Dai, man !”
quante le mani e i piedi in questa città che affonda, eterna…
stronza ? quanta la luce che dai e quanto la lasci nell’ombra ?
scrivere a volte è un limite, dovrei dipingere
l’unico modo di esprimere immagini vivide
muoio coperto dai fogli e ogni testa è una sindone
guardami, sentimi, coglilo se vuoi capire che provo
come sentire quel fulmine lungo il tuo corpo
ma solo dal suono del tuono
nasco nell’anno in cui l’uomo s’inventa la mente globale
l’era dell’io digitale, maschere per la morale
spogli sia il bene che il male, quanto fa bene guardare l’abisso,
come l’inconscio è il deep-web, l’opinione è snippet, eh, si che
non mi stupisce più il freddo se fisso sul disco
l’intimità in bit-map
nasco nel Bel Paese ora venduto al migliore offerente
sempre alle prese con gente di merda, in tele che passano ? niente
dovrei sentirmi compreso e parte di questo presente
io non mi sento offeso, io non mi sento solo, io non
mi sento niente, ciao