Gaia E Maia Testo

Testo Gaia E Maia

(Testo e musica Claudio A.)

E' un giorno di pioggia a Milano, quando nasce Gaia, la salutano piano piano dal vetro dell'ospedale, tutt'attorno i parenti portano i regali, amore commercializzato.

Brucia l'aria il sole africano quando nasce Maia, nella terra sola e stanca la madre l'abbraccia forte, piange e chiede scusa, scusa se ti ho dato alla vita, amore sprecato.

Primo giorno di scuola a Milano per la bionda Gaia, la tengono per mano i genitori, libri, astuccio nuovo e poi pastelli colorati. Colori sognati.

Crampi e fame in un giorno africano per la mora Maia, mani e volto già segnati da lavoro e sfruttamento vede un mondo vuoto tutto nero. Colori negati.
Tutto il mondo guarda Milano che sorride a Gaia; spreme e schiaccia il mondo africano e cosi anche Maia.

Gaia cresce, è una bella ragazza, Maia invece è di un'altra razza.

Gaia vuol diventare modella, Maia piange vedendo una stella.

Gaia sceglie il vestito migliore, Maia ruba se no lei muore.

E Maia guarda Gaia e Gaia guarda Maia e Maia guarda il sole ed è lo stesso, splende ugualmente su entrambe e Maia guarda i piedi che calpestano la stessa terra, lo stesso mondo.