L'Arte Della Fuga Testo

Testo L'Arte Della Fuga

Io sono un nichilista
parlo a te con il mio legale
lo trovi al 49
7544
ritira sempre a bocce
e c'è un sogno nel cassetto
e un cassetto dentro un sogno
il letto
il doppio petto
il crimine

crede nella pornografia
vive lì con la sua mamma
fra milioni di zanzare
che lei nutre a colazione
fa succhiare il sangue a Cristo
e alla radio non l'ho visto
neanche alla televisione
amore mio
forse è il momento
di andarcene un po' via

Rit.:
via dagli americani
via dai soldi di mio padre
via dai party alla francese
via dalle ragazzine
via dalle vie di fuga
e via da questa mia dannata voglia che mi prende a volte
di fuggirmene via
voglia di andare via

è tutto funzionale
è gradevole al palato
è pulito, delicato
questa merda zuccherata
che io sputo fra la gente
che, beata, dice niente
ma è come un'illusione
forse noi non siamo altro
che il sogno di Napoleone

che russa in piena notte
nelle sue camere imperiali
tra la paura dei camerieri
dei servi e dei padroni
dei furbi e dei coglioni
sogna le assicurazioni
grande spirito del mondo
in fondo sogna di andare via

[Rit.]