Arnica Testo

Informazioni su Arnica Arnica è la canzone di Gio Evan con cui si presenta a Sanremo 2021.
L'inedito viene cantato dal vivo dal 2 al 6 marzo, sul palco dell'Ariston.
Per il cantante è la prima partecipazione al Festival.

Testo di Giovanni Giancaspro (Gio Evan). Musica: Giovanni Giancaspro (Gio Evan) e France­sco Catitti.

"Si tratta di una pianta perenne, nonostante la sua ossatura sia fragile. La sua metamorfosi è una crema, una pomata. L’ho usata per alleviare il punto dove il mondo ha sbattuto contro di me. Sarà una poesia. Tutto quello che mi è poi canto è un dono dovuto ad una poesia troppo scodinzolanete. Con che stato d’animo farò Sanremo? Vorrei saperlo! Sono sempre un contenitore pieno di emozioni, a priori possono considerare che ci sarà la gratitudine, la gioia, lo spavento ed eccessiva timidezza. Rinascita è il nuovo tema, mi piace come parola, vuol dire nascere ancora. Ancora significa che sei sempre lì, sei sempre nel cerchio della vita. La pandemia mi ha portato mancanze che non sono mancanze dal momento che mi sto impegnando nelle mie meditazioni compposte e solitarie, cerco di farmi venire vicino tutto quello che è lontano."
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Testo Arnica

E sbaglio ancora a vivere e non imparo la lezione
Prendere in tempo il treno e poi sbagliare le persone
E sbaglio ancora a fidarmi, a regalare il cuore agli altri
Che poi ritorna a pezzi, curarsi con i cocktail e fare mezzanotte e non risolvere mai niente
Cerco un amico per un buon tramonto insieme
Voglio arrivare all'alba e dire: "Dai, di nuovo"
E voglio farmi scivolare il mondo addosso
E non scivolare sempre io

E volo con la testa tra le nuvole
Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
E non voglio dimenticare niente
Però fa male ricordarsi tutto quanto
Le corse lungomare
Nuotare fino a non toccare
L'ansia di non fare in tempo
Coi regali di Natale
Lo sguardo di mia madre
Quando pensava che questa volta non ce la potessi fare
Le partite sulla strada
Fare i pali con la maglia
Restare accanto a chi non ce l'ha fatta
Le prime cicatrici
Gli amori mai finiti
Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amici
Per poi dire cosa quanto ha fatto male
Eppure non riesco a rinunciare
Per poi dire cosa quanto ha fatto male
Eppure lo voglio rifare
E portami una primavera prima che appassisca
Davanti all'estate di tutti
Così esile che la tormenta
Mi confonde con un panno steso al vento
E cerco un posto dove poter fare il debole
Amici buoni per smezzare una tempesta
Ché l'amore si scopre solo in mezzo al temporale
Ammiro i vostri punti fermi, ma ho bisogno di viaggiare

E volo con la testa tra le nuvole
Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
E non voglio dimenticare niente
Però fa male ricordarsi tutto quanto
Le corse lungomare
Nuotare fino a non toccare
L'ansia di non fare in tempo coi regali di Natale
Lo sguardo di mia madre
Quando pensava che questa volta non ce la potessi fare
Le partite sulla strada
Fare i pali con la maglia
Restare accanto a chi non ce l'ha fatta
Le prime cicatrici
Gli amori mai finiti
Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amici

Le corse di mia madre per fare in tempo a scuola
Sognare ad occhi aperti
L'estate senza soldi
L'ansia degli esami
Ma che festa il giorno dopo
La faccia di mio padre quando andava a lavoro
Le volte in cui pensiamo che andrà tutto male
I viaggi con chi ami
Sì, ma i sogni a puttane
Le prime delusioni
Perché i baci finiscono
Le nottate a casa con gli amici
A dire: "Resteremo uniti"

E poi dire cosa quanto ha fatto male
Eppure non riesco a rinunciare
Per poi dire cosa quanto ha fatto male
Eppure lo voglio rifare