Camilla Testo

Testo Camilla

Camilla ha gli occhi stanchi di chi ha visto il mondo solo da lontano, di chi ha speso tutti i sogni senza un piano
Per trovarsi addosso sguardi indifferenti, poi le prediche e il giudizio dei parenti e un po’ di sabbia nella mano
Camilla sente sempre dire in giro che è un po’ matta e troppe volte viaggia senza direzione aspettando treni vuoti alla stazione, rincorrendo le farfalle sopra al ciglio di un burrone
Ma alla fine voi chi siete? Non sapete quanto pesa un’opinione
Camilla ha un po’ lo sguardo assente, se glielo chiedi lei risponde “non ho niente”
Avrebbe solo voglia di dimenticare tutte le offese e le parole della gente
Camilla troppo spesso mente per nascondere tutte le sue paure di una vita che ha vissuto e non le ha perdonato niente
Ma Camilla vive e non si pente
Camilla adesso balla in una casa che non ha più le finestre
Le sembra d’essere su una di quelle giostre dove a un certo punto sembra di cadere e non sai nenache se gridare o se pregare, tanto non succede niente
Camilla non credeva all’uomo nero perché il cuore è fatto quasi sempre di un colore solo
Ma se batte dentro a un petto che non ha amato niente se ne frega della pelle e del colore e rimane lì a guardare, a soffrire inutilmente
Camilla non voleva niente e anche se grida qui nessuno più la sente
Vorrebbe solo ritornare in fretta a casa
E sperare che sia tutto un brutto sogno e poi svegliarsi
Ma le luci ormai si sono spente per nascondere la casa dell’orrore e la vergogna che ti assale quando a maggio strappi un fiore
Camilla adesso consente più il dolore
Camilla ora vola senza ali e la sua storia grida dentro ai tribunali
Camilla è un’ombra in cerca di memoria e ora vive sui giornali e dentro le televisioni
Ma Camilla non voleva niente e anche se grida qui nessuno più la sente
Vorrebbe solo ritornare in fretta a casa e sperare che sia tutto un brutto sogno e risvegliarsi
Camilla non voleva niente
Camilla ha gli occhi stanchi di chi guarda il mondo dentro una valigia senza sapere se sia rossa oppure grigia
Ritrovarsi addosso lacrime indecenti, poi la rabbia disarmata dei parenti e un po’ di sabbia nella mano