Il 20 Luglio 2001 Testo

Testo Il 20 Luglio 2001

Al centro dello schermo
otto piccoli bari
si chiudono in trincea
hanno sguardi da cani
Fuori c'è silenzio
dopo il grande lutto
ma è solo una notizia
tra antipasto e risotto

Rinchiusi nei sepolcri
delle proprie abitazioni
gli ultimi superstiti
si fermano a pensare
Il prete clandestino
scende a fare il dissidente
ma il sacerdote Caifa
da anni non sente

E mentre sto pensando a me
mi sento inutile
come se non fosse qui
quest'aria che respiro

Il vecchio cantastorie
ha in tasca splendidi versi
per elogiare i vinti
per non dargli da perdenti
E ad ogni battuta
un politico s'indigna
ma tutto rimbalza
sul muro di gomma

La fica del giornale
ha seni diversi
mentre annuncia ai suoi discepoli
i fatti disarmanti
La legge del bastone
porta triste la memoria
nelle scuole-trincea
si rivive la storia

E mentre sto pensando a me
mi sento inutile
come se non fosse qui
quest'aria che respiro

La morte alza il sipario
lei ora può giocare
da quando lo spettacolo
si deve continuare
il guardiano ha perso i baffi
ma è sempre lì a vegliare
e in questo grande sonno
m'è triste il naufragare