Quattro Giganti Testo

Testo Quattro Giganti

C'eran tre o quattro giganti, e un nanerottolo lì
un barbuto e anziano pastore, e un bel giovanotto del sud.
Guerra in amore o per fame, tutto è concesso si sa,
uccidere, morire, rubare, per vivere tutto si fa.

Giorni lieti erano, cibo e flauti da far suonar,
biondi riccioli euforia, tanti castelli da realizzar
balocchi e profumi fan festa ma il tempo anche lì passerà.

C'eran tre o quattro giganti, e nessuno li spostò
vissero fino a cent'anni poi il buio con sè li portò.
Il vecchio e stempiato pastore, con il suo gregge restò
e prese una rossa per sposa che tutto poi gli rubò.

Strani incontri per la via e fitte nebbie da superar
giorni inutili, apatia, nemmeno un cristo con cui parlar.
Riposa le stanche membra per il giorno che verrà.

Il giovanotto un bel giorno con la sua barca partì
e lo accompagnai fin giù al porto ma non so come finì.
Il nanerottolo solo tutta la vita passò
e morì di fame e di freddo, ma questa canzone lasciò...