La Luna Di Ferrara Testo

Testo La Luna Di Ferrara

Mamma non ti pentire di avermi insegnato
ad avere fiducia in questo mondo malato,
è stato soltanto un incidente
è capitato a me ma non significa niente.

Mamma anche il dottore c’ha pensato due volte
prima di firmare il mio certificato di morte;
qualche piccolo dubbio sul torace schiacciato,
per quei segni sul collo e il manganello spezzato.
Ma poi si è convinto sul movente arbitrato
del resto il rapporto lo aveva spiegato.

Lailalaillà vola e va,
la luna di Ferrara veglia la città,
Lailalaillà la notte qua è un pugno o una carezza
chissà chi lo deciderà!?

Mamma non crederai vero a chi sputa sentenze
e sulle divise vomita maldicenze?
Tutti tipi drogati da centro sociale
se l’Italia è una fogna ci son loro a sguazzare.

Mamma ho sempre pensato che non debbo temere
se per strada ti ferma un poliziotto o un carabiniere,
se mi trovavo a passare per il posto sbagliato
se c’era un che di storto in come ho guardato;
la colpa era mia che non mi son presentato,
la colpa era mia che sono inciampato

Lailalaillà vola e va,
la luna di Ferrara veglia la città,
Lailalaillà la notte qua è un pugno o una carezza
chissà chi lo deciderà!?

Mamma non ci pensare è destino beffardo
che non manda mai pace e con me è stato bastardo
il sentiero dei lupi assetati di sangue
a volte ti canta la strada elegante.
Ti prego non ti dolere per come mi hanno trattato
un lupo non piange mai sul sangue versato.
E comunque giustizia non riporterà indietro
i miei diciott’anni e il correre inquieto,
i miei diciott’anni e il loro segreto,
i miei diciott’anni fatti a pezzi per strada
una notte di settembre da belve in divisa.