Real Bars Testo
Testo Real Bars
Fatfatcorfunk:
Montenero
Montenero:
E Fatfat
Fatfatcorfunk:
Diamo un po' di barre reali a 'sti cazzo di incoscienti
Montenero: Ehi là fuori aprite gli occhi
Fatfatcorfunk:
Ah ah se
Samsung, Sony, Motorola
in strada scuola
un'altra figliola sola
scola cola mentre cola
sul ventre più grosso di ora in ora
lei della mia zona mora e trucco mega
mi abbraccia e prega
vuole aborto di 'sto figlio non le fotte una sega
non è una strega ma è crudezza sulla via
non c'entra Anna Tatangelo ma è ragazza di periferia
è così nei quartieri
occhi fieri dei drammi d'ieri
Nike nuove ai piedi anche per salutar fratelli ai cimiteri
io non dò dark nè cartoni alla Bark
ma street art
realtà di calcinculo più che al Luna Park street it's in start
sulle smart per scordar vite non da star
nei bar giran più piste che i go kart
bestemmia i santi
nei palazzi mega pianti per scordar
fa mututi per Golf GTI con mega impianti
donne coi poppanti dalle popolari ma quei diamanti
ma san che le amo per i drammi incisi sotto le creme idratanti
e il profumo di contanti
sposta i figli dai banchi
al mondo dei vanti
senza chance di ritorno
il perchè vi informo
è chiaro coglioncelli
ho la credibilità che tra i giornalisti ha Montanelli
Montenero:
Abituato alla sofferenza
tanto che ora non riesco a vivere senza (ehi)
da bambino normale
ho imparato a odiare
con mia madre in fin di vita in ospedale
(poi) cresciuto incompreso
scappando da una luce blu che non mi ha mai preso
con in tasca il peso (mai)
riferimenti pochi
mio padre, i miei cugini gli altri per me erano uomini vuoti (si)
ho visto gente che amo in galera
chiedersi se ne valeva la pena
col cuore in cancrena
lacrime solcare i loro volti
stupito perchè fuori da lì erano i più forti
(qui) bimbi sognan futuri da calciatori
crescendo diventan duri e fan gli spacciatori
alle mamme si spezzano i cuori
vedono un auto portarsi via i figli con gli anni migliori (migliori)
un filo lega mio nonno contadino
a me che vivo nel degrado cittadino
se rimo (cosa?)
punto ad essere il primo
raccontando la mia storia da quand'ero bambino
con gente che ammiro
Montenero
Montenero:
E Fatfat
Fatfatcorfunk:
Diamo un po' di barre reali a 'sti cazzo di incoscienti
Montenero: Ehi là fuori aprite gli occhi
Fatfatcorfunk:
Ah ah se
Samsung, Sony, Motorola
in strada scuola
un'altra figliola sola
scola cola mentre cola
sul ventre più grosso di ora in ora
lei della mia zona mora e trucco mega
mi abbraccia e prega
vuole aborto di 'sto figlio non le fotte una sega
non è una strega ma è crudezza sulla via
non c'entra Anna Tatangelo ma è ragazza di periferia
è così nei quartieri
occhi fieri dei drammi d'ieri
Nike nuove ai piedi anche per salutar fratelli ai cimiteri
io non dò dark nè cartoni alla Bark
ma street art
realtà di calcinculo più che al Luna Park street it's in start
sulle smart per scordar vite non da star
nei bar giran più piste che i go kart
bestemmia i santi
nei palazzi mega pianti per scordar
fa mututi per Golf GTI con mega impianti
donne coi poppanti dalle popolari ma quei diamanti
ma san che le amo per i drammi incisi sotto le creme idratanti
e il profumo di contanti
sposta i figli dai banchi
al mondo dei vanti
senza chance di ritorno
il perchè vi informo
è chiaro coglioncelli
ho la credibilità che tra i giornalisti ha Montanelli
Montenero:
Abituato alla sofferenza
tanto che ora non riesco a vivere senza (ehi)
da bambino normale
ho imparato a odiare
con mia madre in fin di vita in ospedale
(poi) cresciuto incompreso
scappando da una luce blu che non mi ha mai preso
con in tasca il peso (mai)
riferimenti pochi
mio padre, i miei cugini gli altri per me erano uomini vuoti (si)
ho visto gente che amo in galera
chiedersi se ne valeva la pena
col cuore in cancrena
lacrime solcare i loro volti
stupito perchè fuori da lì erano i più forti
(qui) bimbi sognan futuri da calciatori
crescendo diventan duri e fan gli spacciatori
alle mamme si spezzano i cuori
vedono un auto portarsi via i figli con gli anni migliori (migliori)
un filo lega mio nonno contadino
a me che vivo nel degrado cittadino
se rimo (cosa?)
punto ad essere il primo
raccontando la mia storia da quand'ero bambino
con gente che ammiro
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