Quieto D'incanto Testo
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Testo Quieto D'incanto
Quieto d'incanto
restava intanto il corpo,
d'alberi lunghi
gocciolava la mia sera,
non ricordo più
se picchia o mi consola...
Non ricordo più
se picchia o mi consola.
Fili che da acqua mutavano in vapori,
come tizzoni
riscaldava l'aria il corpo.
Giochicchiavano
le gocce sul mio sorriso.
Giochicchiavano le gocce
sul mio sorriso.
Ospite grato
o ingrato non fu dato
niente a sapere a me
da tutto quel che intorno
ospitava e colorava
il mio respiro.
Ospitava e colorava
Il mio respiro.
Quieto d'incanto
restava intanto il corpo,
d'alberi lunghi gocciolava la mia sera,
non ricordo più
se picchia... e non consola.
Non ricordo più
se picchia... e non consola.
Mietuto dall'uomo come se fossi grano,
caduto per caso all'interno del mio cranio,
apprezzo la ilare sobrietà della mia anima.
restava intanto il corpo,
d'alberi lunghi
gocciolava la mia sera,
non ricordo più
se picchia o mi consola...
Non ricordo più
se picchia o mi consola.
Fili che da acqua mutavano in vapori,
come tizzoni
riscaldava l'aria il corpo.
Giochicchiavano
le gocce sul mio sorriso.
Giochicchiavano le gocce
sul mio sorriso.
Ospite grato
o ingrato non fu dato
niente a sapere a me
da tutto quel che intorno
ospitava e colorava
il mio respiro.
Ospitava e colorava
Il mio respiro.
Quieto d'incanto
restava intanto il corpo,
d'alberi lunghi gocciolava la mia sera,
non ricordo più
se picchia... e non consola.
Non ricordo più
se picchia... e non consola.
Mietuto dall'uomo come se fossi grano,
caduto per caso all'interno del mio cranio,
apprezzo la ilare sobrietà della mia anima.
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