Il Computer Amedeus Testo

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Testo Il Computer Amedeus

Pace, Bigazzi, Savio, Monti

Sono Amedeus, il primo computer nato nel sud dell'Italia.
Da un acchioppamento di capitali venuti dall'est, nel triangolo Avellino Caserta Transimante Follonia mi hanno costruito quindici ingegneri.
Sono Amedeus, già l'ho detto.
Sono Amedeus, il più grande computer nato negli ultimi ventitré anni.
Sono Amedeus. Sono Amedeus Chiavante, uno dei primi computer che inserisce.
Ho due software, uno che fa i bucchini, e un altro che lo piglia in culo,
nuovi giochi elettronici che servono a insegnare ai nostri figli come chiavare.
La stitichezza per me non esiste, io sono un essere perfetto:
otto minuti e godo. Quindici cacao. Tre secondi, sbovo.
Da dove verrà questa materia cerebrale che mi è stata inserita in un software?
Questa per me rimarrà il più grande mistero vivente.
Sono stato programmato per vivere con voi, esseri umani, e convivo con voi.
Io non piglio l'Aids, ma me cac'o cazz', perché sono sempre qui, e vi spio e vi guardo:
sono il primo computer pentito.
Sono Amedeus. Sono Amedeus, la mia macchina è vitale, ma un cazzo in culo non mi farebbe male.
Sono Amedeus, e l'amore scocca, Tocca l'Albicocca.
Risono sempre io, Amedeus, la base non spunisce e sono stato l'inventore della compilation.
Sono Amedeus, Amedeus Wolfangen La Poppa La Pizza La Tocca La Piglia e La Blocca,
Tocca l'Albicocca. Tocca l'Albicocca.
Tocca l'Albicocca e sarai felice. Tocca l'Albicocca.
Sono Amedeus, Amedeus Tocca l'Albicocca.

Lo potete trovare in tutte le edicole a quarantamila lire settimanali,
Amedeus Tocca l'Albicocca a dispense.
Amedeus, un target per voi e per i vostri fanciulli.
Buonasera