PS POST SCRIPTUM Testo
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Informazioni su PS POST SCRIPTUM PS POST SCRIPTUM è una canzone di Virginio, disponibile dal 13 dicembre 2019 in esclusiva su Spotify e Youtube.
Il testo della canzone è tratto dalla poesia di Giuseppe Catalano, all’epoca detenuto nel carcere di Opera.
"Un cuore in gabbia, quasi cancellato, ma che sa andare oltre le barriere grazie alla musica"
Così Virginio spiega il significato della canzone.
Il testo della canzone è tratto dalla poesia di Giuseppe Catalano, all’epoca detenuto nel carcere di Opera.
"Un cuore in gabbia, quasi cancellato, ma che sa andare oltre le barriere grazie alla musica"
Così Virginio spiega il significato della canzone.
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Testo PS POST SCRIPTUM
Amami
come ami il tempo in cui leggevo
poesie
quando la luna stende il bianco
sull’asfalto e ci invita a seguirla così
L’auto va
scivola dentro quella luce calda
dove mi perdo nel silenzio
della notte
e tutto svanisce così
Quanto mi pesa quanto
sacrificare il tempo
che non ci aspetta
ma si aspetta qualcosa da noi
Ferma quell’attimo e poi
socchiudi gli occhi
e ritroverai
quel che penso
così intenso
flebile chiarore che
invade la stanza
dove vedo te
nel buio spesso
di me stesso
Perdo qui
i miei pensieri di rugiada e nebbia oltre quel muro che rimane
senza tempo
e che vedo svanire così
Quanto mi pesa quanto
giustificare il tempo
che non ci aspetta
ma si aspetta qualcosa da noi
Ferma quell’attimo e poi
socchiudi gli occhi
e ritroverai
quel che penso
così intenso
flebile chiarore che
invade la stanza
dove vedo te
nel buio spesso
di me stesso
Amami
come ami il tempo in cui leggevo poesie
e mi perdevo nel silenzio denso
delle parole che volano
via
come ami il tempo in cui leggevo
poesie
quando la luna stende il bianco
sull’asfalto e ci invita a seguirla così
L’auto va
scivola dentro quella luce calda
dove mi perdo nel silenzio
della notte
Quanto mi pesa quanto
sacrificare il tempo
che non ci aspetta
ma si aspetta qualcosa da noi
Ferma quell’attimo e poi
socchiudi gli occhi
e ritroverai
quel che penso
così intenso
flebile chiarore che
invade la stanza
dove vedo te
nel buio spesso
di me stesso
Perdo qui
i miei pensieri di rugiada e nebbia oltre quel muro che rimane
senza tempo
e che vedo svanire così
Quanto mi pesa quanto
giustificare il tempo
che non ci aspetta
ma si aspetta qualcosa da noi
Ferma quell’attimo e poi
socchiudi gli occhi
e ritroverai
quel che penso
così intenso
flebile chiarore che
invade la stanza
dove vedo te
nel buio spesso
di me stesso
Amami
come ami il tempo in cui leggevo poesie
e mi perdevo nel silenzio denso
delle parole che volano
via
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