Il Progresso Della Marchetta Testo

Testo Il Progresso Della Marchetta

Ho dormito nella casa di un vecchio amico, un palazzo secolare del centro antico
c'ho dormito con un chiodo nel cervello nel saper che quella casa in passato era un bordello.
Una casa chiusa aperta nel '58 dalla chiave di un moralismo troppo bigotto
e così mi addormentai senza pigiama con l'intento di vedere il fantasma di una puttana.
Un minuto appena dopo mezzanotte nella stanza belle epoque delle cocotte
il fantasma che mi appare per mistero non portava il lenzuolo bianco, ma indossava un lenzuolo nero.

Dalle forme del lenzuolo molto aderente non mi sfuggono i suoi seni ma son prudente
e con occhio sospettoso incuriosito fra le pieghe ho stabilito che non era un travestito.
Sculettando sul mio letto come su un palco tra un profumo di violette e borotalco
un esercito di brividi e di angosce mi galoppano il midollo quando lei mostra le cosce.
Un fantasma di colore in carne ed ossa che per sorte trovò a Napoli la fossa
Cenerentola di un altro meridione fuggita dall'oriente per finir tra le battone.

Sbalordito dall'idea dell'ectoplasma di un rapporto sessuale col fantasma io le chiedo la tariffa e lei sconvolta:
"No non faccio più la vita oramai che sono morta"
E mi dice
"Ho vissuto in queste sale, bocconcino prelibato di un cardinale,
di un ministro e poi di un padre di tre figlie che sfogò tutte le voglie mai nel letto di sua moglie.
E fui l'ultimo desiderio di un assassino che arrestarono nel letto con me vicino
e fui l'unico piacere dopo un pò di quel giudice che poi a vent'anni lo condannò
E stanotte tu che vivi su questa terra mi sai dire cos'è cambiato dal dopoguerra?
La chiusura dei bordelli dello Stato non ha chiuso mai i cancelli dell'orgasmo prezzolato"
"E' cambiato solo il codice d'accesso per le nuovi venditrici che vanno adesso
il computer con il sito che ti aspetta e si addebita in bolletta"
E' il progresso....... della marchetta!